Il potere dell’intuizione

06 Giugno 2023
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Si sente spesso parlare di intuito e di razionalità, come se fossero modi distinti di interpretare la realtà difficilmente integrabili. In realtà è esattamente l’opposto. In questo post ti spiego come l’intuito possa diventare un potente alleato per fare la grande differenza, nella vita e nel business. Sì, anche per te.

Il Kouros mancato

Quando Federico Zeri vide per la prima volta la statua, capì subito, anzi, sentì che qualcosa non andava.

La statua era un Kouros: una scultura greca arcaica che rappresenta un giovane nudo in posizione frontale, con le braccia allungate sui fianchi e la gamba sinistra avanzata.

Si tratta di statue rare, al mondo ce ne sono circa 200, ritrovati in tombe funerarie o siti archeologici, spesso gravemente danneggiati o ridotti a pezzi. Questa statua era invece incredibilmente integra.

Il J. Paul Getty Museum di Los Angeles l’aveva acquistata da un mercante d’arte. Aveva messo in campo i suoi esperti che per molti mesi avevano indagato, studiato e analizzato la statua in modo attento e approfondito.

Alla fine dello studio, il verdetto: l’esemplare era autentico e per averlo il Getty aveva pagato 9 Milioni di dollari.

Peccato che la statua fosse un falso.

Il sesto senso

Cosa aveva guidato quella sensazione che in pochi secondi ha portato lo Zeri a capire questa verità, in barba ai mesi dedicati dal team del Getty nel decidere di acquistare la statua?

È stato il suo intuito. Che non è l’istinto, anche se nel gergo comune spesso sentiamo dire che istintivamente qualcosa non torna.

L’istinto è un comportamento innato che ha a che fare con la sopravvivenza, legato alla parte più antica del nostro cervello. Quando avverte la presenza di un pericolo, ci fa percepire la paura.

Invece l’intuito è un’elaborazione dell’esperienza inconscia, un processo cognitivo che ha a che fare con l’inconscio adattivo: una sorta di grande computer che raccoglie e processa senza fatica un quantitativo immenso di dati, acquisiti durante la nostra quotidianità.

Strategie di apprendimento

La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono. – Albert Einstein

Quando si è in fase di apprendimento, il nostro cervello attiva due strategie distinte:

La prima è quella conscia: pensiamo a ciò che abbiamo imparato e arriviamo a una conclusione. Logica, risolutiva ma lenta, ha bisogno di molte informazioni per giungere a una conclusione accettabile.

La seconda strategia ha a che fare con l’intelligenza intuitiva: arriva velocemente a una conclusione, ma rimane sotto il livello della coscienza, pur agendo per canali indiretti che hanno a che fare con il nostro sentire.

I motivi per cui queste informazioni vengono filtrate sono diversi. Ci sono le nostre convinzioni, i modelli mentali che acquisiamo nel tempo: importanti perché ci aiutano a semplificare la realtà e a risparmiare energia. Così come le regole che impariamo, fondamentali per la nostra stabilità emotiva.

Ma questi filtri possono inibire la creatività e limitare la nostra consapevolezza che, quando si tratta di prendere decisioni, è lo strumento più potente che possiamo agire.

Intuito e business: un connubio vincente

L’intuito si attiva in particolare quando siamo di fronte a decisioni complesse che comportano elevati livelli di stress. Quando la posta in gioco è alta. In situazioni in cui le alternative sono molte ed è importante agire con rapidità.

Come quando si ha un business, specie se si vive in un contesto di continuo cambiamento in cui sapersi adattare e saper aggiustare il tiro diventa una condizione per poter durare nel tempo e per crescere.

Esattamente lo scenario nel quale ti trovi oggi a operare e a fare le tue scelte.

L’intuito ha sempre ragione?

No, l’intuito da solo non basta. Non sempre ha ragione.

Ma poiché decidere è l’arte di scartare, se hai un business la tua guida interiore può aiutarti a disporre di informazioni più intime, per contrastare o integrare punti di vista razionali.

Così puoi uscire dalla tua area di comfort, dare voce alla tua creatività, superare dei blocchi emotivi, esplorare diverse alternative, per trovare il voglio al di là del devo.

In questo modo, può diventare uno strumento potente per convergere verso la scelta migliore per il tuo business e per te, riducendo il rischio di prendere decisioni che non ti risuonano e che non ti corrispondono fino in fondo, ad esempio quando stai progettando il tuo modello.

La cosa bella è che tutti noi lo possediamo per nascita, anche se è una facoltà tipicamente femminile. E si può allenare, con la pratica e dandosi il permesso di sperimentare in libertà.

In fondo la creatività è questo: la magia dell’avere trovato ciò che amiamo.

L’epilogo della storia

La storia del Kouroi del Getty è andata avanti per anni tra dibattimenti e opinioni contrastanti. La statua è stata poi esposta nel museo, con l’etichetta che recitava: “Greco, 530 a.C. circa, o falso moderno”. Nel 2018 è stata rimossa definitivamente dall’esposizione pubblica.

Una lezione indimenticabile per gli esperti del Getty e non solo per loro. Chissà se hanno fatto tesoro di questa esperienza. Io credo proprio di sì.

E tu dimmi, che rapporto hai con il tuo intuito?

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2 Commenti

  1. Paolo

    Molto interessante

    Rispondi
    • Manuela

      Ciao Paolo! Sono felice che ti abbia dato spunti interessanti. Conoscendoti, ne ero certa neh. Ti abbraccio e grazie!

      Rispondi

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