Le attività creative possono aumentare significativamente il benessere e la felicità. Sono anche la base per qualsiasi innovazione e invenzione, in particolare se facciamo riferimento a un tipo specifico di creatività che si chiama Effetto Eureka.
Inventori non si nasce, si diventa
La logica ti porta da A a B. L’immaginazione ti porterà ovunque. – Albert Einstein
Nel 1881, durante un viaggio a Budapest, il famoso inventore Nikola Tesla si ammalò gravemente. Un suo amico del college, Anthony Szigeti, lo portò a fare delle passeggiate per aiutarlo a riprendersi. Durante una di queste passeggiate, mentre stavano guardando il tramonto, Tesla ebbe improvvisamente l’intuizione dei campi magnetici rotanti, che avrebbe portato allo sviluppo del moderno meccanismo elettrico a corrente alternata.
La maggior parte delle invenzioni che hanno cambiato il mondo sono nate così: in quell’ “aha moment” in cui un’ispirazione inattesa ti coglie, magari mentre sei sotto la doccia.
Un click, come se in modo totalmente inatteso e impensato, dei puntini si fossero uniti dando luogo alla magia di un’intuizione folgorante.
Si chiama effetto Eureka: quello di cui Archimede Pitagorico e la sua lampadina sono l’icona, o l’archetipo, come preferisco chiamarlo io.
Effetto Eureka
L’Effetto Eureka si riferisce all’esperienza umana comune di comprendere improvvisamente un problema o un concetto precedentemente incomprensibile, strettamente legato a una forma specifica di manifestazione della creatività.
Ogni invenzione è infatti un atto creativo, che è poi alla base di qualsiasi innovazione, anche se si tratta di due cose profondamente diverse.
E siccome siamo tutti alla ricerca di un pensiero originale e di un’innovazione dirompente, di un’idea che possa cambiare il mondo, la creatività è uno dei temi più studiati degli ultimi anni e anche più affascinanti.
Che è altrettanto un argomento complesso da approcciare e indagare.
Tutti possediamo questa abilità innata, che attinge al ricco mondo interiore che abita dentro di noi. Che non parla il linguaggio delle parole ma si nutre e si manifesta attraverso immagini, suoni, colori. Più in generale attraverso l’intuito e il nostro sentire.
Ci sono però diversi modi di essere creativi e, in specifico, molti processi che possono portare a soluzioni, risposte, idee o insight originali e di valore.
Insight in arrivo
Tutti i maggiori studi convergono sul fatto che la creatività si affini, e si manifesti, nel tempo vuoto. In tema di insight, nel suo libro Ungifted and Wired to Create Scott Barry Kaufman spiega che essere inattivo e lasciare vagare la mente costituisce lo stato ottimale per il pensiero inventivo e nuove prospettive.
Il segreto è svolgere compiti irrilevanti e insensati che lascino vagare la mente.
Sì, hai letto bene: compiti irrilevanti e insensati.
Accadono quando i due tipi di pensiero, lineare e creativo, si allineano con diverse reti neurali nel cervello, senza che uno prevalga sull’altro.
Il pensiero lineare prevede la concentrazione cosciente su un’attività.
Il pensiero creativo (a volte chiamato rete predefinita perché viene attivato quando ci stiamo semplicemente rilassando) coinvolge pensieri, fantasie, sogni ad occhi aperti e ricordi che sorgono quando non siamo concentrati su un compito particolare.
Crisi di creatività
Eppure nonostante questo bisogno di creatività per la nostra felicità e successo professionale, nel 2011 la Dr.ssa Kyung-Hee Kim, professore al College of William and Mary in Virginia, ha pubblicato uno studio allarmante:
dal 1990, c’è stato un costante calo dei punteggi della creatività. Siamo nel bel mezzo di una vera e propria “crisi della creatività”.
La ragione è che la maggior parte di noi trascorre l’intera giornata nel pensiero lineare.
Se hai un business risolvi problemi, porti avanti attività, organizzi dati e scrivi contenuti. Nel tuo tempo elabori costantemente informazioni, anche quando sei connessa al telefono o guardi la TV o ancora leggi. Guardare la televisione o navigare in
Internet non conta: il tuo corpo si rilassa, ma la tua mente è concentrata.
Senza rendercene conto, viviamo costantemente connessi e agganciati a qualcosa. Invece, il segreto è proprio nell’equilibrio tra concentrazione e riposo perché pensieri e immaginazione siano davvero liberi di vagare.
3 modi per diventare un inventore anche tu
L’ozio è il padre di tutti i vizi e il coronamento di tutte le virtù. – Franz Kafka
Ci siamo disabituati al dolce far niente, che invece è un tempo di rigenerazione indispensabile per corpo e mente, portando dentro di noi la credenza limitante che l’ozio sia il padre di tutti i vizi.
Un’interpretazione manipolatoria del vero significato di questa espressione, attribuita a Catone il vecchio, per cui si può essere grandi non solo nel fare, ma anche nell’ozio.
La verità è che, togliendo spazio a questa nobile pratica, ci inibiamo la reale opportunità di lasciare che il nostro cervello possa collegare i puntini in maniera originale e davvero innovativa.
La meditazione, lo yoga e gli strumenti che attivano l’intuito ti aiutano ma ci sono anche altri modi per farlo. Te ne propongo 3, semplici semplici, che, proprio per questo, possono essere praticati da chiunque.
1.Impara a oziare.
Emula geni creativi come Charles Dickens e J.R.R. Tolkien e, ogni giorno, fai una passeggiata senza il tuo telefono: il tuo corpo è attivo, ma i tuoi pensieri sono liberi di vagare. Crea opportunità per essere semplicemente te stesso, senza dover fare qualcosa.
Senza dover arrivare a un risultato a tutti i costi.
2.Diversifica le tue attività.
Impara una nuova abilità, viaggia, socializza con persone che fanno cose molto diverse dal tuo campo di applicazione e in modo diverso. L’innovazione si fa ai bordi, si estrae ai confini tra discipline e culture eterogenee, lasciandosi contaminare.Hai mai pensato a un semestre sabbatico in giro per il mondo?
Basta prepararsi e il gioco è fatto.
3.Gioca e divertiti.
Gli esseri umani sono gli unici mammiferi che non giocano più in età adulta. Ma hai mai sentito un bambino dire che ha un blocco creativo? Gioca con il tuo cane o con i tuoi bambini. Unisciti a un gruppo di improvvisazione o a un corpo di ballo. Ama come se non ci fosse un domani. Il piacere e il divertimento ti rendono felice e più fantasiosa.
La gioia è il segreto di ogni successo.
L’importante è praticare
Ora che hai capito che il modo migliore per avere insight innovativi e rivoluzionari è possibile anche per te, è altrettanto importante praticare con costanza e nella tua quotidianità.
La creatività è un muscolo e va allenato.
C’è una cosa che puoi fare da subito:
organizza la tua giornata in modo da alternare un lavoro mirato che richiede molta attenzione con attività meno impegnative intellettualmente. Quando includi queste attività meno focalizzate, permetti naturalmente al tuo cervello di accedere alla sua creatività.
Insomma, non hai più scuse e tu, caro CEO, pensaci quando ti affidi ai test sul QI nel cercare persone che davvero portare innovazione nella tua organizzazione e prova a fare un passo in più.
Ora dimmi, quale dei 3 suggerimenti che ti ho proposto hai intenzione di praticare anche tu?
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